Non lontano dalla Fontana Maggiore e da Corso Vannucci sorge a Perugia il quartiere di Monteluce, che da sempre è uno snodo fondamentale della città. Infatti fino a pochi anni fa lì sorgeva l’Ospedale principale del capoluogo umbro e le strade che portavano a Monteluce erano continuamente trafficate e congestionate. Ora che l’Ospedale si è trasferito fuori città (vicino al quartiere di San Sisto), da Porta Pesa a Sant’Erminio sembra di passeggiare per strade eleganti sì, ma un po’ dimenticate. Ancora ci sono bei palazzi, è vero che resistono bar storici e rimane sempre splendida la piazza antistante la chiesa di Santa Maria Assunta, (ex monastero delle Clarisse in epoca medievale), ma la vita pulsante di un tempo ha lasciato il posto a costruzioni per ora disabitate e come fantasmatiche.
Agosto è però l’occasione per restituire a tutti, perugini e turisti, quei luoghi: infatti nella settimana della festa dell’Assunta (ricorrenza religiosa che si celebra il 15, in coincidenza con il laico ferragosto), si tiene di solito un bel mercato di bancarelle ambulanti e in notturna ci sono gruppi musicali che allietano le serate, spaziando da musiche corali a qualcosa di più fresco e giovane. Naturalmente non mancano le celebrazioni liturgiche all’interno della Chiesa, che è stata recentemente riaperta e restituita alla devozione.
Scendendo poi in Via Eugubina, si trova il Monastero delle Clarisse, monache di clausura che nel 1925 vennero appunto trasferite in questa struttura, e lasciarono il posto alla realizzazione dell’ospedale civile a Monteluce. Il loro canto melodioso può ancora oggi essere ascoltato, sostando però di fronte a una grata, che le sottrae all’impatto col mondo.